Capita a volte…
Capita a volte…
Capita a volte di arrivare in spazi che sono luoghi stratificati, costruiti dal tempo e dalle relazioni. Luoghi che contengono tracce persistenti della propria storia eppure lasciano varchi al nuovo che li attraversa.
San Damian è uno di questi luoghi.
Descriverlo è complesso. Si può forse accennare all’orizzonte sul mare aperto e sulle colline aspre, alle taggiasche e alle succulente che lo abitano, alle buganvillee e ai gelsomini, al fiume sensoriale delle colazioni…
Di San Damian vi colpiranno i colori forti, decisi, i micro dettagli degli ambienti, le linee di assoluto confort che stridono quasi con l’asprezza della terra circostante. Lascerà forse traccia nel vostro immaginario questa fusione tra spazio naturale e domestico, la successione cromatica che rimbalza dai giardini agli interni, dai divani ai glicini, dalla lavanda ai cuscini, dalle tende ai cactus, in un continuum che ipnotizza e distende i sensi.
San Damian è un rifugio incavato nella collina brusca di cui è parte e dentro la quale abiterete. Sfugge alle definizioni, ma se una se ne deve dare, possiamo provare ad usare quella di relais: nell’antica accezione francese è ristoro, stazione di posta, luogo dove le diligenze si fermavano per riposare e cambiare i cavalli. Relais, che a sua volta giunge dal latino relaxare: sciogliersi, allentarsi.E San Damian nasce per questo: offrirvi un luogo e un tempo dove sciogliervi dalla routine, allentare le vostre corse, lasciare gli affanni e partecipare alla scelta di vita dai suoi ideatori e gestori, Pamela e Roberto.
Una scelta di quiete, di accoglienza, di cura e di lentezza.